Un disturbo fastidioso che può durare per giorni. Il gonfiore addominale è purtroppo una condizione che le persone possono sperimentare a tutte le età. Normalmente il problema si risolve nel giro di poco tempo. Può dipendere tuttavia anche dalla dieta e in certi casi specifici può essere un importante campanello d’allarme per malattie più gravi.
Le principali cause del gonfiore addominale
Nella maggioranza dei casi il disturbo è causato da degli errori alimentari e da uno scorretto stile di vita. Oltre che ad alcuni cibi a causarlo possono essere le bevande gassate, la cattiva abitudine di mangiare troppo in fretta, ma anche le gomme da masticare e l’eccessivo stress. Tra i fattori che provocano il gonfiore addominale ci sono anche l’ingestione di aria, la stitichezza, l’aumento di peso, la celiachia, il reflusso gastroesofageo, la sindrome del colon irritabile e le alterazioni della flora batterica intestinale. Nelle donne, inoltre, può dipendere anche da fattori ormonali, dalla sindrome premestruale e dalla menopausa.
Quali possono essere i sintomi
La pancia gonfia determina alcuni sintomi come le eruttazioni, la flatulenza, il dolore o il fastidio addominale, la sensazione di pienezza o di espansione dell’addome più frequente dopo i pasti e la stanchezza. Il dolore addominale, inoltre, può provocare anche stipsi e stanchezza. E’ necessario rivolgersi ad un medico se i sintomi del disturbo si presentano come dolore intenso, febbre, vomito che dura da più di 24 ore, feci sanguinolente, insufficienza epatica o renale.
Gonfiore addominale: ecco tutti i possibili rimedi
Nella maggioranza dei casi è sufficiente modificare la propria dieta oppure ingerire un quantitativo di cibi e di bevande minore rispetto al solito. Un’altra buona abitudine può essere quella di fare una passeggiata dopo i pasti, anche di breve durata. Quando si verificano degli episodi di gonfiore, inoltre, può essere utile assumere delle tisane. In alternativa sono molto efficaci anche gli infusi di anice, di finocchio, di menta e di angelica che hanno la capacità di stimolare la digestione. D’accordo col proprio medico o col proprio farmacista di fiducia è possibile valutare anche l’assunzione di probiotici e di altri integratori alimentari. E in alcuni casi anche di veri e propri farmaci come quelli appartenenti alla classe parasimpatico-mimetici che sono in grado di accorciare i tempi di risoluzione del disturbo.